In risposta all’evasione fiscale, Roma ha deciso: per gli affitti brevi verrà introdotto un codice identificativo nazionale. Questa mossa, essenziale per tracciare i proprietari e combattere l’evasione, fa parte della nuova Manovra che prevede anche una cedolare secca al 26% dalla seconda alla quarta casa.
L’accordo, fortemente sostenuto da Forza Italia, si propone di regolamentare un settore finora inesplorato. Antonio Tajani, vicepremier, assicura che questo codice contribuirà ad aumentare il gettito fiscale, mentre il ministro del turismo Daniela Santanchè lo vede come un passo per riorganizzare il settore.
Tuttavia, non tutti accolgono positivamente le nuove misure. Se da un lato gli albergatori applaudono, dall’altro Confedilizia e l’associazione Aigab esprimono preoccupazioni sulla cedolare secca al 26%. La sfida ora sarà ottenere l’approvazione parlamentare senza ulteriori complicazioni.