In una manifestazione simbolica che richiama quella della scorsa primavera, circa venti studenti, tra cui Ilaria Lamera, la prima studentessa ad aver passato una notte all’aperto in protesta contro il caro affitti, hanno nuovamente montato le loro tende davanti al Politecnico di Milano in Piazza Leonardo Da Vinci.
“Non abbiamo ancora ottenuto i risultati sperati“, afferma Lamera, la pioniera di questo movimento di protesta.
Il caro affitti è un problema che affligge numerosi studenti italiani, specialmente in grandi città come Milano.
Ilaria e i suoi compagni rivendicano un intervento più incisivo delle autorità locali e nazionali per affrontare il problema. Pur riconoscendo alcuni passi avanti, come l’introduzione di misure per il controllo degli affitti, ritengono che le azioni intraprese siano insufficienti.
Questa nuova ondata di proteste vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni un disagio che è ben lontano dall’essere risolto.
Alcuni studenti, per far fronte agli alti costi, sono costretti a dividere appartamenti in condizioni precarie o addirittura a rinunciare agli studi.
La scelta di piazzare le tende davanti al Politecnico non è casuale: il luogo è un simbolo di formazione e crescita, e la protesta qui assume un significato particolare, quasi un grido di allarme che dal cuore dell’istruzione si propaga verso l’intera società.
Il messaggio degli studenti è chiaro: senza un’abitazione dignitosa, non può esserci un percorso di studi sereno.
“Vogliamo soluzioni concrete e a lungo termine“, afferma Lamera. In attesa di risposte, le tende resteranno montate, metafora di un problema che, come le stoffe che le compongono, è ancora tutto da smontare.