A Trento, una coppia omogenitoriale ha ottenuto il via libera per l’adozione, ma il percorso non è stato esente da ostacoli. Il padre biologico sottolinea una problematica ancora presente: “Il sistema legge rifiuta due codici fiscali maschili“. Questo dettaglio evidenzia come, nonostante i progressi legali, la strada verso l’uguaglianza e l’accettazione sia ancora lunga.
L’evento è senza dubbio storico e rappresenta una vittoria per le famiglie LGBTQ+ in Italia, dove la lotta per i diritti civili ha visto avvenimenti significativi ma è ancora incompleta. Tuttavia, le infrastrutture legali e burocratiche dimostrano chiaramente che la completa parità di diritti è ancora lontana.
In pratica, mentre la legge può riconoscere l’adozione da parte di coppie omosessuali, i sistemi amministrativi non sono ancora aggiornati per gestire queste nuove realtà familiari. E non si tratta solo di un problema di codici fiscali: spesso le scuole, i servizi sanitari e altre istituzioni sono impreparate a gestire la diversità familiare.
Il caso di Trento è un promemoria che il cambiamento necessita non solo di nuove leggi, ma anche di un aggiornamento culturale e strutturale che possa accogliere tutte le forme di famiglia. Fino a quando questi aggiustamenti non saranno implementati a tutti i livelli, la battaglia per l’uguaglianza e l’inclusione sarà incompleta.