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sabato, 6 Dicembre 2025

Una sentenza che fa discutere dopo la morte del 15enne

A Napoli resta alta la tensione dopo la decisione del tribunale sul caso del giovane morto nel 2021, nove giorni dopo aver mangiato sushi in un locale del Vomero. Il giudice ha condannato a due anni e mezzo il titolare del ristorante, ritenuto responsabile dell’intossicazione che avrebbe dato origine all’infezione fatale, mentre il medico che seguì il ragazzo è stato assolto per insufficienza di prove.

Una decisione che ha scatenato la rabbia dei familiari, convinti che la vicenda avrebbe potuto avere un esito diverso con un intervento più tempestivo. La madre, profondamente scossa, ha dichiarato che nessun contatto né monitoraggio furono garantiti nei giorni in cui il figlio peggiorava rapidamente. Anche gli amici del ragazzo hanno espresso delusione, ritenendo la pena troppo lieve rispetto alla perdita subita.

La vicenda continua così a dividere l’opinione pubblica, tra chi vede nella sentenza un segnale di rigore e chi, al contrario, la considera l’ennesima occasione mancata per garantire piena giustizia. L’episodio riporta al centro il tema della sicurezza alimentare e dell’importanza di controlli sanitari puntuali, soprattutto nei locali che trattano cibi crudi.

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