A Borgo Virgilio, nel Mantovano, è emersa una vicenda che ha lasciato la comunità sconcertata: un uomo di 56 anni avrebbe tenuto per anni il corpo della madre nella propria abitazione, continuando a comportarsi come se fosse ancora in vita. Secondo il suo avvocato, l’uomo avrebbe agito non per interesse economico, ma per un forte legame affettivo che non gli avrebbe permesso di accettare la perdita.
Il caso è venuto alla luce quando l’uomo si è presentato all’anagrafe travestito da donna per rinnovare la carta d’identità scaduta della madre. Il personale comunale, insospettito dall’aspetto e dalla voce, ha verificato la foto del documento, notando incongruenze tali da far scattare la segnalazione alla polizia locale. Da lì, la scoperta del corpo, avvolto in sacchi a pelo e lenzuola e conservato in modo artigianale per rallentarne la decomposizione.
L’uomo, indagato per occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato e sostituzione di persona, sostiene di voler restituire quanto percepito illegalmente e di provare un profondo senso di vergogna. Ha dichiarato di non aver mai fatto del male alla madre e di volersi ritirare nel silenzio, confidando nella comprensione per il suo gesto, che descrive come dettato più dal dolore che dal calcolo.

