Dopo il devastante incendio che ha colpito il complesso residenziale di Wang Fuk Court nel distretto di Tai Po, causando oltre 150 vittime e decine di dispersi, il governo di Hong Kong ha annunciato l’istituzione di una commissione indipendente. Il provvedimento arriva in un clima di forte tensione pubblica e con il governatore John Lee sotto pressione per le critiche sulla gestione dell’emergenza.
La commissione sarà guidata da un giudice e dovrà ricostruire la sequenza dei fatti, capire perché le fiamme si siano propagate così velocemente e accertare eventuali responsabilità, soprattutto in relazione ai lavori di ristrutturazione in corso sulle torri. Molti cittadini chiedono trasparenza totale, mentre cresce il malcontento per l’uso di materiali ritenuti non conformi alle norme di sicurezza.
Lee, intervenuto nel suo consueto briefing settimanale, ha affermato che l’obiettivo è chiarire ogni aspetto della vicenda e avviare riforme che impediscano simili tragedie. Ha confermato inoltre che le elezioni legislative del 7 dicembre si svolgeranno come previsto, sostenendo che la continuità istituzionale sia necessaria anche in una fase così delicata.
Resta invece un fitto riserbo sulle indagini penali in corso e sulle segnalazioni di presunti arresti per sedizione, mentre la città continua a chiedere risposte concrete e un impegno reale per garantire sicurezza e giustizia ai familiari delle vittime.

