Una detenuta transgender ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale all’interno del carcere di Ferrara, dove si trovava reclusa da marzo dopo il trasferimento dal penitenziario di Reggio Emilia, unico in Emilia-Romagna con una sezione per persone trans. L’aggressione sarebbe avvenuta nella sezione protetti, per mano di quattro uomini. La denuncia è stata presentata il 24 giugno, quando la donna si è rivolta all’infermeria ed è stata poi trasportata in pronto soccorso.
L’episodio ha sollevato forti polemiche: la garante dei detenuti, Manuela Macario, ha riferito che la donna aveva fin dal primo giorno chiesto di essere spostata in una struttura più idonea, esprimendo il timore di subire violenze. Nonostante ciò, la richiesta è rimasta inascoltata. Secondo la garante, l’accaduto è il risultato di una grave mancanza di attenzione da parte delle istituzioni competenti.
Sono state aperte due indagini: una interna all’istituto penitenziario e una da parte della Procura, attualmente contro ignoti. Il caso ha riacceso il dibattito sulla tutela delle persone transgender all’interno del sistema carcerario italiano e sulla necessità di strutture più inclusive e sicure.