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martedì, 1 Luglio 2025

Confermata la condanna per depistaggio nel caso Cucchi: un verdetto che pesa

La Corte d’appello di Roma ha confermato la condanna a un anno e tre mesi per il colonnello dei carabinieri Lorenzo Sabatino, imputato nel procedimento per i depistaggi legati alla morte di Stefano Cucchi. Confermata anche la pena a due anni e sei mesi per Luca De Cianni, mentre è stata riconosciuta la prescrizione per il generale Alessandro Casarsa e altri due militari. Assolti, invece, Massimiliano Colombo Labriola e Tiziano Testarmata, già condannati in primo grado. Ridotta la pena per Francesco Di Sano.

Ilaria Cucchi, sorella di Stefano e oggi senatrice, ha sottolineato l’importanza simbolica della sentenza, che riconosce la responsabilità della cosiddetta “scala gerarchica” dell’Arma nell’occultamento dei fatti successivi alla morte del fratello. Amaro il commento dell’avvocato Diego Perugini, che lamenta l’effetto della prescrizione a favore di chi ha ostacolato l’accertamento della verità.

Sul fronte opposto, soddisfazione per l’assoluzione è stata espressa dalla difesa di Testarmata, che ha invitato a un ripensamento da parte di chi ha espresso giudizi affrettati nel corso degli anni. La sentenza rappresenta un passaggio rilevante, seppur non risolutivo, in una vicenda che da oltre 15 anni continua a interrogare istituzioni e opinione pubblica sul rapporto tra giustizia, responsabilità e trasparenza.

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