Una dipendente delle Poste Italiane in servizio nell’Oristanese è stata sospesa dal pubblico servizio con l’accusa di peculato e sostituzione di persona. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri di Ghilarza e Abbasanta, la donna avrebbe sottratto circa 40mila euro a numerosi correntisti, approfittando della loro vulnerabilità.
Utilizzando carte d’identità smarrite e documenti già in suo possesso, attivava libretti postali e carte postepay a nome delle vittime, simulando operazioni che poi dichiarava fallite. Per eludere i controlli, si serviva delle postazioni informatiche dei colleghi assenti e falsificava firme nei moduli. La donna avrebbe selezionato consapevolmente soggetti fragili, come anziani e persone con disabilità.
Nel corso di una perquisizione a casa sua sono stati rinvenuti materiali compromettenti: documenti intestati a terzi, fotocopie di carte d’identità e un’agenda con annotazioni sensibili. L’intera vicenda ha suscitato sconcerto nella comunità locale, dove il ruolo delle Poste viene spesso percepito come punto di riferimento affidabile. Le indagini sono tuttora in corso.