Sta facendo discutere un’inchiesta che riguarda la compravendita online dei numeri di telefono dei vertici dello Stato, venduti su alcune piattaforme per appena 50 euro a contatto. La denuncia parte dall’informatico Andrea Mavilla, che ha scoperto come i dati personali di figure istituzionali come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Premier Giorgia Meloni siano facilmente reperibili online, senza nemmeno dover ricorrere al dark web.
Le informazioni sensibili circolerebbero su siti specializzati nella raccolta e nella rivendita di contatti qualificati (lead generation), normalmente utilizzati per fini di marketing. La Procura di Roma ha aperto un’indagine, al momento senza indagati, e anche il Garante della Privacy ha avviato un’istruttoria, chiedendo chiarimenti a una società statunitense coinvolta nel caso.
Nel frattempo, il Copasir – l’organo parlamentare che vigila sui servizi segreti – intende approfondire la vicenda, che solleva seri interrogativi sulla tutela della privacy e sulla sicurezza dei dati anche ai più alti livelli istituzionali.