Mistero al largo di Savona: la petroliera Seajewel è al centro di un’indagine dopo un’esplosione che ha squarciato lo scafo della nave battente bandiera maltese. Il boato, avvenuto venerdì scorso, ha aperto una falla di oltre un metro, ma fortunatamente non si sono verificati sversamenti di petrolio in mare.
Le procure di Savona e Genova stanno cercando di fare luce sull’accaduto. Tra le ipotesi al vaglio: un guasto tecnico, un incidente o un possibile sabotaggio. Il dettaglio che ha fatto scattare i sospetti è la direzione delle lamiere piegate verso l’interno, un segnale che lascia pensare a un’esplosione esterna. Tuttavia, al momento, non sono state trovate tracce di esplosivi né rivendicazioni.
Il fatto che la Seajewel sia inserita nella lista delle navi che trasportano petrolio russo ha alimentato ipotesi su possibili azioni ostili. Ma le autorità marittime invitano alla prudenza, smentendo per ora la pista dell’attentato.
Le indagini proseguono, mentre la nave resta ferma al largo di Vado Ligure in attesa di ulteriori accertamenti. Resta da capire se si sia trattato di un semplice incidente o di un segnale preoccupante in un contesto geopolitico sempre più teso.