La Corea del Nord non ha alcuna intenzione di rinunciare alle sue armi nucleari. Lo ha ribadito con toni perentori il ministero degli Esteri di Pyongyang, definendo la denuclearizzazione un obiettivo “miope” e “superato”. Secondo il regime di Kim Jong-un, le pressioni di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud per smantellare l’arsenale nordcoreano sono prive di fondamento e dimostrano solo l’ostinazione di Washington nel non voler accettare la realtà.
Il messaggio è chiaro: finché la Corea del Nord percepirà una minaccia da parte degli USA e dei loro alleati, manterrà e potenzierà il proprio deterrente nucleare. Pyongyang accusa i tre Paesi di fomentare il conflitto nella regione e avverte che qualsiasi provocazione sarà accolta con una risposta “schiacciante”.
Le dichiarazioni arrivano all’indomani dell’incontro trilaterale tra i capi della diplomazia statunitense, giapponese e sudcoreana, che hanno ribadito la necessità di fermare il programma nucleare nordcoreano. Ma per il regime, questa richiesta non è solo irrealistica, è del tutto inutile. Il confronto tra le parti sembra destinato a proseguire in una spirale di tensione, senza spiragli di dialogo all’orizzonte.
