Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, è caduta nelle mani del gruppo armato M23, accusato di essere sostenuto dall’esercito ruandese. L’irruzione dei ribelli ha scatenato un’ondata di violenza, con un’evasione di massa dal carcere della città, numerosi morti e la distruzione totale della struttura. La popolazione è in fuga, mentre l’aeroporto e le principali vie di comunicazione restano bloccati.
Le tensioni tra Congo e Ruanda si sono intensificate, con accuse reciproche. Il governo congolese ha interrotto le relazioni diplomatiche con Kigali, definendo le azioni del Ruanda una vera e propria “dichiarazione di guerra”. Le Nazioni Unite, intanto, hanno condannato l’avanzata dell’M23, chiedendo il ritiro immediato dai territori conquistati.
La situazione umanitaria è drammatica: tra le vittime si contano anche 13 peacekeeper delle Nazioni Unite. La città, intrappolata nel caos, rimane un simbolo di una crisi che sembra lontana da una soluzione.