Mille morti sul lavoro in Italia nel 2024, un dato che segna un aumento rispetto al 2023 e sottolinea l’urgenza di intervenire per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le costruzioni rimangono il settore più a rischio, con 147 decessi, mentre crescono gli incidenti mortali in itinere, ossia nel tragitto casa-lavoro.
A soffrire maggiormente sono i lavoratori stranieri, che registrano un rischio di morte più che doppio rispetto agli italiani, a causa di barriere linguistiche e differenze culturali. Le regioni con i dati più preoccupanti sono Basilicata, Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Campania, Sardegna e Sicilia, mentre Veneto e Marche risultano le più sicure.
Le fasce d’età più colpite sono quelle dei lavoratori over 65 e tra i 55 e i 64 anni, con numeri che mostrano l’importanza di rafforzare le misure di prevenzione per tutte le categorie. Questo tragico bilancio deve spingere verso interventi più incisivi per tutelare chi lavora, affinché simili tragedie possano essere evitate in futuro.