L’ingegnere iraniano Mohammad Abedini, arrestato lo scorso dicembre a Malpensa su mandato degli Stati Uniti, è stato liberato dopo 27 giorni di detenzione in Italia. La decisione è arrivata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha richiesto la revoca dell’arresto in mancanza di prove concrete. Accusato di un presunto coinvolgimento in un attentato in Giordania, Abedini è stato rimandato in patria senza passaporto e in gran segreto.
La vicenda si è intrecciata con l’arresto in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala, avvenuto tre giorni dopo il fermo di Abedini, suscitando ipotesi di ritorsioni tra i due Stati. Tuttavia, il governo italiano ha escluso collegamenti diretti tra i due casi. La liberazione dell’ingegnere segna la conclusione di un episodio delicato, in cui diplomazia e giustizia internazionale si sono incontrate in un difficile equilibrio.