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giovedì, 16 Gennaio 2025

Appello per Alberto Trentini: cresce la pressione sul Venezuela

I familiari di Alberto Trentini, cooperante italiano arrestato in Venezuela lo scorso 15 novembre, continuano a chiedere al governo italiano di intervenire per riportarlo a casa. Trentini, impegnato in una missione umanitaria con la Ong Humanity & Inclusion, è stato fermato in circostanze poco chiare e da allora non si hanno notizie certe sul suo stato di salute o sulla sua posizione.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha convocato l’incaricato d’affari venezuelano per protestare contro l’assenza di comunicazioni ufficiali e contro le restrizioni imposte ai diplomatici italiani, che ora possono muoversi solo entro 40 chilometri da Plaza Bolívar a Caracas.

L’Ong che rappresenta Trentini conferma l’arresto e sta lavorando per ottenere la sua liberazione. Tuttavia, il silenzio delle autorità venezuelane e l’assenza di contatti diretti con il cooperante stanno complicando ogni tentativo di mediazione.

La famiglia di Alberto chiede che l’Italia continui a esercitare pressioni diplomatiche per garantire il rispetto dei diritti fondamentali e il ritorno in sicurezza del connazionale. La vicenda si inserisce in un quadro di relazioni internazionali tese, che richiede un’azione coordinata e determinata.

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