Il 2024 segna un bilancio tragico per le morti sul lavoro in Italia. Nei primi dieci mesi, l’Inail ha registrato 890 decessi, con un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Incidenti nei cantieri, esplosioni e tragedie durante il tragitto casa-lavoro continuano a segnare un fenomeno drammatico.
Tra gli episodi più gravi, il crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze, che ha ucciso cinque operai, l’esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana, con sette vittime, e la tragedia di Casteldaccia, dove cinque operai sono morti per esalazioni tossiche. Mentre i decessi in occasione di lavoro diminuiscono leggermente, quelli avvenuti durante il tragitto aumentano, passando da 196 a 233.
La sicurezza sul lavoro resta una sfida cruciale. Servono più controlli, formazione e una cultura della prevenzione che metta al centro la vita dei lavoratori, perché ogni vittima rappresenta una sconfitta per l’intera comunità.