Una coppia padovana, bloccata a Buenos Aires con la loro bambina a causa della nuova legge sulla maternità surrogata, è finalmente rientrata in Italia. Dopo 40 giorni di detenzione in un appartamento sotto sorveglianza, l’istanza di rientro, sostenuta da un team legale e dalle istituzioni italiane, ha permesso loro di tornare a casa.
La legge, che riconosce la maternità surrogata come reato universale, ha creato situazioni complicate per molte coppie italiane, con oltre 50 ricorsi già presentati. Per i due genitori, questa esperienza è stata definita un incubo, ma il ritorno rappresenta ora una nuova fase per la loro famiglia.
Il caso ha aperto un dibattito su etica e diritto, mettendo in luce le difficoltà di chi si trova coinvolto in normative internazionali complesse.