Un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Milano ha svelato presunti legami tra spionaggio industriale e politico, mettendo sotto accusa Enrico Pazzali, Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci. I tre sono sospettati di aver utilizzato società di investigazione privata come copertura per attività illecite: sottrarre dati riservati da banche dati strategiche, con l’intento di creare dossier a pagamento.
Pazzali, manager della Fondazione Fiera, e Gallo, ex poliziotto di rilievo ora a capo di una società investigativa, sono al centro dell’inchiesta. Calamucci, esperto informatico, avrebbe organizzato il flusso di informazioni e coordinato operazioni di hacking. Questo scenario mette in luce come la tecnologia e il potere dei dati possano trasformarsi in armi di controllo e manipolazione.