Pyongyang ha ufficialmente dichiarato la Corea del Sud uno Stato ostile, confermando la modifica della Costituzione voluta da Kim Jong-un. Il leader nordcoreano ha abbandonato l’unificazione come obiettivo nazionale, segnando una rottura definitiva con il Sud. In seguito alla decisione, la Corea del Nord ha distrutto i collegamenti stradali e ferroviari tra i due Paesi, sigillando il confine. La tensione tra le due Coree era già alta a causa delle accuse di invio di droni da parte del Sud, portando Pyongyang a prendere misure drastiche per difendere i propri confini.