Il numero di rifugiati è raddoppiato negli ultimi dieci anni, secondo il recente Rapporto Global Trends dell’Unhcr. A maggio 2024, 120 milioni di persone sono state costrette a fuggire dal proprio Paese, una cifra che continua a crescere per il dodicesimo anno consecutivo a causa di vecchi e nuovi conflitti.
Secondo l’Unhcr, il numero complessivo dei rifugiati è in aumento, raggiungendo i 120 milioni nel maggio 2024. Questo incremento è dovuto a numerosi fattori, tra cui conflitti prolungati e nuove crisi umanitarie. Solo nel 2023, l’Unhcr ha risposto a 43 emergenze in 29 Paesi, il numero più alto mai registrato negli ultimi dieci anni.
Un aumento significativo riguarda le persone che abbandonano le proprie case ma rimangono nel proprio Paese, i cosiddetti sfollati interni, che ora ammontano a 68,3 milioni. Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale è salito a 43,4 milioni.
La maggior parte dei rifugiati proviene da cinque Paesi principali: Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e Sudan. L’Afghanistan rappresenta la popolazione di rifugiati più numerosa, con uno su sei di tutti i rifugiati sotto il mandato dell’Unhcr.
Iran, Turchia, Colombia, Germania e Pakistan sono i Paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati. Sorprendentemente, il 75% dei rifugiati risiede in Paesi a basso e medio reddito, che insieme producono meno del 20% del reddito mondiale.
In Italia, alla fine del 2023, c’erano circa 138.000 titolari di protezione internazionale e 147.000 richiedenti asilo. Inoltre, oltre 161.000 cittadini ucraini hanno ricevuto protezione temporanea. Il conflitto in Sudan, in particolare, ha contribuito significativamente all’aumento del numero di rifugiati.
Il devastante conflitto in Sudan ha registrato oltre 7,1 milioni di nuovi sfollati nel 2023, con altri 1,9 milioni in fuga oltre i confini. Anche in Congo e Myanmar, milioni di persone sono state costrette a fuggire a causa di combattimenti feroci.
La Siria rimane la più grande crisi di rifugiati al mondo, con 13,8 milioni di persone costrette alla fuga. Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha sottolineato l’urgenza di affrontare le cause profonde degli sfollamenti forzati.
Nonostante i numeri allarmanti, il rapporto mostra che più di 5 milioni di sfollati interni e un milione di rifugiati sono tornati a casa nel 2023, indicando alcuni progressi nelle soluzioni a lungo termine. Inoltre, gli arrivi per il reinsediamento sono aumentati a quasi 160.000 nel 2023.
Il numero di rifugiati raddoppiato in dieci anni evidenzia la necessità di una cooperazione internazionale più efficace per affrontare i conflitti, le violazioni dei diritti umani e la crisi climatica.