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giovedì, 21 Novembre 2024

Arrestato boss della mafia turca nel Viterbese

L‘arresto del boss della mafia turca nel Viterbese è stato un colpo di scena inaspettato nelle prime ore di questa mattina. Baris Boyun, già noto alle forze dell’ordine, è stato prelevato dalla sua abitazione di Bagnaia, dove risiedeva agli arresti domiciliari, e portato via dagli agenti.

L’operazione di arresto

Erano circa le 4 del mattino quando una task force congiunta, composta da forze dell’ordine italiane e Interpol, ha fatto irruzione nell’appartamento di Boyun. Il presunto boss della mafia turca è stato trasportato a Milano, dove probabilmente sarà detenuto.

Un’indagine Internazionale

La Procura di Milano ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per 18 persone di origine turca residenti tra Italia, Svizzera, Germania e Turchia. Questi arresti smantellano una rete criminale guidata proprio da Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara. Le accuse includono associazione per delinquere, banda armata, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I retroscena dell’indagine

L’indagine era iniziata nell’ottobre 2023, quando tre membri dell’organizzazione sono stati arrestati mentre tentavano di raggiungere la Svizzera con armi e materiale di propaganda. Questi arresti hanno portato a scoprire che stavano scortando Boyun e la sua compagna. Nonostante Boyun fosse agli arresti domiciliari a Crotone, continuava a coordinare la sua rete criminale dall’Italia.

La collaborazione Internazionale

L’inchiesta ha visto la collaborazione di diverse unità delle forze dell’ordine italiane e svizzere, nonché la Sezione Investigativa Finanziamento Terrorismo della Guardia di Finanza di Milano. L’operazione ha coinvolto centinaia di poliziotti e continua a essere in corso, con ulteriori arresti previsti.

Il precedente arresto a Rimini

Boyun era già stato arrestato nell’agosto 2022 a Rimini, su mandato di cattura internazionale emesso dal governo turco per accuse di omicidio, minacce, lesioni e associazione a delinquere. Al momento del fermo, Boyun aveva rigettato le accuse, sostenendo di essere un perseguitato politico di origini curde. La richiesta di estradizione della Turchia era stata rigettata dal tribunale di Bologna e dalla Corte di Cassazione.

L’arresto del boss della mafia turca nel Viterbese rappresenta un importante successo per le forze dell’ordine italiane e internazionali. La rete criminale guidata da Boyun, responsabile di numerosi crimini, è stata significativamente indebolita. Il prosieguo delle indagini e delle operazioni sul campo sarà fondamentale per sradicare completamente questa pericolosa organizzazione.

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