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giovedì, 21 Novembre 2024

Strage di salmoni in Norvegia: un dramma economico tra i fiordi

La recente rage di salmoni in Norvegia sta facendo tremare il mercato globale del pesce. Quasi 63 milioni di esemplari sono morti prematuramente nel 2023 nei grandi recinti sottomarini tra i fiordi. Con questa moria di salmoni, l’industria norvegese, uno dei principali produttori al mondo, affronta una crisi che mette a rischio un mercato da 11 miliardi.

Quali sono le cause di questa moria?

Secondo il Norwegian Veterinary Institute, il tasso di mortalità tra i salmoni ha raggiunto il 16,7%, stabilendo un record per il 2023. Il Prof. Edgar Brun, direttore della salute e benessere degli animali acquatici dell’istituto, sostiene che, come in qualsiasi produzione alimentare industriale, sono presenti malattie e mortalità. Tuttavia, la situazione nei salmoni norvegesi è particolarmente critica, con molti esemplari feriti, deformi o affetti da infezioni.

Analisi del rapporto annuale sulla salute dei pesci

Ogni anno, l’istituto pubblica un rapporto sulla salute dei pesci che valuta lo stato dell’industria. La relazione del 2023 evidenzia una crescita delle lesioni causate dai trattamenti meccanici per i pidocchi del salmone, oltre alle infezioni batteriche che contribuiscono alla crescente moria di salmoni. Questi problemi rappresentano una delle principali cause del declino e mostrano come il benessere dei pesci non stia migliorando.

Dove finiscono i salmoni malati?

La stampa norvegese ha espresso preoccupazioni sulla gestione dei salmoni morti o malati, accusando l’industria di vendere pesce di seconda qualità come se fosse “superior”. Il Prof. Brun, tuttavia, rassicura che nessuno degli agenti patogeni rilevati nei salmoni norvegesi rappresenta un rischio per la salute umana, sottolineando che la maggior parte dei salmoni malati viene trasformata in mangime o biocarburante.

La strage di salmoni in Norvegia è un evento senza precedenti che getta ombre sulla sostenibilità degli allevamenti intensivi e sull’impatto economico di un mercato globale da 11 miliardi. La speranza è che le ricerche e gli interventi in corso aiutino a preservare la salute dei pesci e a migliorare il benessere di una delle risorse più apprezzate nei nostri piatti.

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