La morte della giovane francese ad Aosta, avvolta da un’aura di mistero, potrebbe essere collegata a una sinistra pratica delle sfide social.
Una giovane ragazza francese di 22 anni, Auriane Nathalie Laisne, è stata trovata morta in una ex chiesetta nei boschi vicino ad Aosta. Le indagini portano ad un’arresto a Lione di un sospettato 21enne. Ma ciò che rende questo caso ancora più inquietante sono le ipotesi su possibili moventi del delitto.
Secondo quanto riferisce la CNN, gli investigatori stanno considerando anche la possibilità che il tragico evento sia stato causato da una challenge su TikTok, una moda diffusa tra i giovani, che coinvolge una sorta di caccia ai fantasmi.
La challenge TikTok: una caccia ai fantasmi mortale?
Fonti vicine all’indagine riportano che la giovane Auriane e un ragazzo, presumibilmente il sospettato Teima Sohaib, sono stati visti nei boschi vestiti in modo bizzarro, quasi da vampiri. Testimoni hanno descritto la scena come una visione da film horror, con la ragazza pallida e emaciata e l’amico dallo sguardo vacuo e dall’aspetto spettrale.
Urbex e la caccia ai fantasmi: una pericolosa tendenza
Le indagini si concentrano anche sull’attività nota come “Urbex”, che coinvolge l’esplorazione di luoghi abbandonati, spesso con un tocco di caccia ai fantasmi. Questa pratica rischiosa potrebbe aver portato i giovani ad avventurarsi in territori pericolosi, culminando in una tragedia.
Il profilo della vittima e il mistero circostante
Auriane Nathalie Laisne, originaria di Saint-Priest, era una giovane avventuriera che viaggiava attraverso l’Europa. La sua tragica fine è stata un duro colpo per la sua famiglia, che solo recentemente è riuscita ad identificarla.
Le indagini e la verità nascosta nei boschi
Le autorità continuano a lavorare per far luce su questo oscuro evento. L’autopsia ha rivelato che la giovane è stata colpita frontalmente da un coltello, escludendo la possibilità di autolesionismo. Tuttavia, la verità dietro questo omicidio rimane ancora avvolta nel mistero.
Questo caso tragico solleva interrogativi sulla sicurezza delle sfide social e sull’importanza di educare i giovani sui pericoli nascosti dietro le tendenze virali.