Un carabiniere e un politico sono stati posti agli arresti domiciliari per aver tentato di vendere documenti confidenziali sulle indagini di Matteo Messina Denaro a Fabrizio Corona.
Il carabiniere, Luigi Pirollo, è accusato di accesso non autorizzato al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio, mentre il complice, Giorgio Randazzo, di ricettazione.
Randazzo ha cercato di vendere a Corona e al direttore di Mow, Moreno Pisto, i documenti rubati.
L’inchiesta è nata dalle intercettazioni a Corona, che mostravano un intento di rivendere il materiale.
La verità è emersa quando Pisto ha condiviso i file con la polizia.