In un incontro con gli artisti nella Cappella Sistina, Papa Francesco ha chiesto di non dimenticare i poveri, chiarendo che anche loro necessitano di arte e bellezza.
L’evento ha accolto quasi 200 artisti di oltre 30 nazioni, in commemorazione del 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani.
Il Papa ha ribadito che l’arte non deve essere un anestetico, bensì uno strumento per illuminare le tenebre dell’umanità e dell’indifferenza, con l’aiuto dell’ironia e dell’umorismo. Ha inoltre apprezzato l’arte come guardiana del vero senso religioso, spesso ridotto a banalità o commercializzato.
Infine, ha espresso la sua preoccupazione per l’umanità, ritenendola la grande passione di Dio.
Ha sottolineato il ruolo dell’arte e della fede nel creare cambiamento, affermando che entrambe hanno la capacità di disturbare e trasformare.