Già dopo venti giorni dall’inizio della guerra, il Santo Padre, aveva fatto inviare a Putin un messaggio nel quale si offriva di recarsi a Mosca per un incontro.

Non c’è stata alcuna risposta, nonostante la richiesta non sia rimasta isolata, nel corso di questi settanta giorni di conflitto, la Santa Sede dice di aver inviato altre richieste di incontro. La fase nella quale si trova il conflitto, evidentemente non è compatibile con questo incontro, questa l’opinione del Papa.

Poi, a chi gli chiede se ha in programma visite in Ucraina risponde:”A Kiev non vado, io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin”

Prosegue poi con la sua opinione sui motivi della guerra, affermando che uno degli elementi più importanti è la dimostrazione di forza, di capacità belliche da mostrare al mondo.

Ricorda poi un episodio di cronaca di qualche anno fa: “a Genova è arrivata una nave carica di armi che dovevano essere trasferite su un grande cargo per trasportarle nello Yemen. I lavoratori del porto non hanno voluto farlo. Hanno detto: pensiamo ai bambini dello Yemen. È una cosa piccola, ma un bel gesto. Ce ne dovrebbero essere tanti così”.

Carlo Sindaco

Credits: Kai Pilger -photo-

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