“L’Autorità portuale di Taranto è fondamentale sia per il rilancio dello scalo ionico sia per il consolidamento strategico del nostro hub portuale nel Mediterraneo. Stop quindi a qualsiasi piano che preveda l’ accorpamento e il trasloco dell’Authority a Bari. Il riordino delle authority con la soppressione dell’ente ionico a favore di Bari sarebbe una scelta politicamente inopportuna, oltre strategicamente sbagliata, considerato il flusso dei traffici mondiali che oggi ha come porta d’Europa il Mediterraneo e i suoi scali. Sarebbe irrazionale, viste le diverse vocazioni dei due scali e la loro posizione geografica. Ma sarebbe soprattutto uno scippo clamoroso per la città di Taranto che ha investito nel porto gran parte delle sue occasioni di sviluppo futuro. E infine: la perdita dell’Authority, in un momento in cui il terminalista Evergreen ha abbandonato le banchine del porto lasciando al palo 536 lavoratori di Tct, sarebbe il colpo di grazia definitivo per qualsiasi ipotesi reale di ripartenza delle attività dello scalo portuale. Ora, se davvero la volontà politica della Regione, come proclamato dallo stesso Emiliano a Bari durante l’inaugurazione della Fiera del Levante, è quella di valorizzare e potenziare il porto e la retroportualità ionica; di sostenere Taranto, quale porta naturale di accesso al corridoio europeo dei traffici intercontinentali -come ribadito nella stessa occasione dal sottosegretario De Vincenti- bene, questo sarà il primo, vero, banco di prova. La difesa dell’autorità portuale ionica darà modo di dimostrare che la Regione, su Taranto, fa su serio. Che l’idea di riconoscere alla nostra città il giusto ruolo di capofila nel sistema degli scali pugliesi, considerati anche i volumi dei traffici movimentati, non è soltanto un proclama. E sarà, inoltre, il modo migliore per sgombrare il campo dallo spettro di politiche regionali baricentriche. Il progetto di riordino delle autorità portuali è ancora sul tavolo del ministro Del Rio, serve che le istituzioni, a tutti i livelli, facciano quadrato per la difesa di Taranto e del suo scalo, esercitando il dovuto pressing sul Governo per la salvaguardia delle legittime e riconosciute peculiarità del capoluogo ionico e del suo porto”.