Dopo il grande successo delle due passate edizioni (100.000 le presenze, 9 milioni di tweet, 150 testate accreditate, 250.000 utenti in streaming) torna il Primo Maggio di Taranto, evento interamente autofinanziato, creato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva nel 2012. La direzione artistica, anche quest’anno, è guidata dell’attore tarantino Michele Riondino con il prezioso contributo di Roy Paci. A condurre l’evento saranno la giornalista Valentina Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera e Mietta. Numerosi sono gli artisti che hanno abbracciato il progetto e aderito all’iniziativa a titolo gratuito. Il Primo Maggio di Taranto, infatti, non gode di contributi pubblici di istituzioni, partiti politici o multinazionali. Tutto è costruito grazie alle donazioni, alla generosità di tutti coloro che percepiscono l’importanza di un evento così. A seguire in diretta l’evento RAI Radio 1 e il suo King Kong, Radio Farfalla e una emittente locale Jo Tv (canale 649 del digitale terrestre in provincia di Taranto e canale 951 Sky, streaming: www.jotv.tv).
A partire dalle ore 14.00 si alterneranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche: Mannarino, Francesco Baccini, Davide Berardi, Officina Zoè, Iosonouncane, Andrea Rivera, Velvet, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Management Del Dolore Post Operatorio, Brunori Sas, Diodato, Bud Spencer Blues Explosion, Subsonica, LNRipley, Roy Paci Aretuska Allstars, Marlene Kuntz, Caparezza, John De Leo, Fido Guido, Muro del Canto, Bestierare. Ad aprire il concerto saranno alcuni artisti emergenti, scelti dalle giurie di esperti attraverso le audizioni che si sono svolte in diverse città di Puglia e Campania nell’ambito del progetto #destinazioneunomaggio.
Sul palco, oltre a musicisti e cantanti, anche Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, che ripercorrerà la storia dei decreti salva Ilva; i No Muos; i No al Carbone; le mamme della Terra dei Fuochi; una rappresentanza di ex lavoratori della ThyssenKrupp; il giornalista di La7 Gaetano Pecoraro insieme al pastore Giovanni Grieco che, a causa delle trivelle in Lucania, ha perso tutto; l’associazione Antimafia e Antiracket di Brindisi (con la campagna “Il silenzio è dolo” che vedrà salire sul palco Marco Ligabue e Othelloman); Giampaolo Cassese, amministratore della società F.lli Cassese, proprietaria della Masseria Del Duca in provincia di Taranto, esempio internazionale di produzione zootecnica a impatto zero; l’ABFO (Associazione Benefica Fulvio Occhinegro); la dott.ssa Francesca Russo, medico del reparto Oncologia dell’ospedale Moscati di Taranto. Si parlerà anche di ulivi, e del rischio eradicazione che corrono molti alberi del Salento per la questione xylella, della condizione dell’Istituto Paisiello e del corso di laurea in Beni Culturali di Taranto (entrambi a rischio chiusura). Alla giornalista Valentina Petrini, invece, spetterà il compito di ripercorrere i fatti che hanno trasformato l’Expo da occasione a enorme sperpero per il paese. Alieu Sowe, invece, racconterà il suo viaggio della speranza, dal Gambia alle coste della Sicilia.
La giornata, però, è iniziata alle 9.00 con un dibattito. Obiettivo: aprire il confronto sul tema della legalità analizzandone le diverse sfaccettature: dal racconto di Raffaella Ottaviano e della sua vittoria contro la camorra, alle storie di chi subisce una ingiustizia da chi dovrebbe, invece, garantire i diritti (lo Stato). <<Da Taranto, dove modificando la legge si è reso legale ciò che non dovrebbe esserlo (caso Ilva), a Gela e la Lucania, dove il petrolchimico e le trivellazioni continuano a creare danni “a norma di legge”>> hanno spiegato gli organizzatori. Sono intervenuti anche don Palmiro Prisutto, parroco in prima linea nella lotta contro l’inquinamento nel “triangolo della morte” in Sicilia; la prof.ssa Albina Colella, docente dell’Università della Basilicata, Facoltà di Geologia, che per prima ha analizzato i terreni nell’area lucana interessata dalle trivellazioni; Renato Accorinti, sindaco di Messina senza il sostegno dei partiti politici; lo stesso Comitato organizzatore che ha fatto il punto sulle ingiustizie di Taranto, terra di inquinamento e ricatto salute-lavoro. Presenti diverse realtà associative italiane che da anni si battono contro le ingiustizie e, in particolare, i reati che riguardano l’ambiente e il mondo del lavoro. Erano stati invitati a partecipare anche il Procuratore Capo della Repubblica di Taranto Franco Sebastio, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. A rispondere è stato solo il Ministro, declinando l’invito. Contemporaneamente in piazza Federico Fellini, adiacente al Parco, si sono esibite circa 40 scuole di ballo del territorio, grazie alla collaborazione con Endas e Uisp.
<<Questo evento vuole essere un momento di informazione e sensibilizzazione, tanto sui soldi sprecati per realizzare l’Expo quanto sulla necessità di una vera accoglienza e integrazione. Al riguardo, siamo particolarmente contenti di accogliere la disponibilità dell’ABFO e dei suoi ospiti che, per tutto il Primo Maggio e il giorno seguente, collaboreranno con il Comitato per una buona riuscita dell’evento>> riferiscono gli organizzatori.
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