Dichiarato – dal governatore del Maryland – lo stato d’emergenza e attivata la Guardia nazionale a Baltimora, dove in migliaia sono scesi in piazza per manifestare contro la polizia dopo la morte dell’afroamericano Freddie Gray. Il fatto è accaduto la scorsa settimana, quando Gray è morto a causa delle ferite letali alla spina dorsale dopo l’arresto. Il caso ha riacceso le polemiche sulle pratiche della polizia nei confronti degli afroamericani, dopo i casi Michael Brown ed Eric Gardner. In queste ore, oggetti di varia natura sono stati lanciati contro le forze dell’ordine. Sono 15 gli agenti che sono stati feriti durante gli scontri, 27 gli arrestati. Alcuni poliziotti hanno le ossa rotte e uno è privo di conoscenza. La polizia minaccia ora l’utilizzo di gas lacrimogeni nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. La tensione degli ultimi due giorni si era allentata durante i funerali, ma è tornato il caos quando nei pressi di un liceo un gruppo di giovani ha iniziato a lanciare oggetti, tra cui sassi, contro gli agenti in tenuta antisommossa. Vani gli inviti a calmarsi. Per ristabilire la situazione e, sopratutto, nella speranza di evitare una nuova Ferguson, il sindaco di Baltimora Stephanie Rawlings-Blake ha dichiarato il coprifuoco in città dalle 10 di martedì mattina fino alle 5 del mattino di mercoledì. E’ stato informato sugli sviluppi della situazione anche il Presidente Obama, che ha parlato anche con il sindaco della città.
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