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giovedì, 21 Novembre 2024

Mario Draghi aggredito all’Eurotower

Durante la conferenza stampa tenutasi dopo la riunione del direttivo dell’Eurotower, il presidente della Bce Mario Draghi è stato aggredito da una manifestante di “Blockupy”. Tra i due non ci sono stati contatti fisici in realtà. La contestatrice si è, infatti, accontentata di salire sul tavolo e gettargli addosso dei coriandoli, urlando «stop alla dittatura della Bce». Dopotutto non sono chiare le motivazione che l’avrebbero spinta a compiere tale gesto, anche perché è stata subito fermata dalla sicurezza e allontanata. Forse la pioggia di coriandoli rappresentava solo l’inizio di una protesta articolata.
Draghi è apparso un po’ scosso ma, come se nulla fosse successo, ha dopo poco ricominciato a leggere la sua relazione, sorridendo dell’accaduto. Resta da chiarire come la donna sia potuta arrivare indisturbata fino al tavolo del numero uno della Banca centrale europea. Draghi nel corso dell’incontro con i giornalisti ha spiegato che «la ripresa nell’Eurozona sta accelerando, come mostrano gli indicatori più recenti, e i rischi sono diventati più bilanciati» e che « le misure di politica monetaria stanno arrivando all’economia reale».

Il movimento Blockupy è «una campagna creata da una coalizione di movimenti sociali, come il movimento Occupy e in Germania i tradeunionists, la rete Attac, il Left Party, la rete di Interventionist Left e altri gruppi di sinistra» che da anni ormai lavora al fine di «interrompere almeno per un giorno il lavoro della Banca Centrale europea», come aveva spiegato già nel 2012 il filosofo e scrittore tedesco Thomas Seibert, 55 anni, attivista dei diritti umani e di Interventionist Left, la sinistra interventista tedesca, uno dei gruppi promotori del movimento.

© ULTIMISSIME

 

Foto tratta dal web

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