Star, polemiche e teste coronate. Il 67/mo festival di Cannes si apre con l’atteso e discusso Grace di Monaco di Olivier Dahan con Nicole Kidman protagonista, capace di creare quasi un piccolo incidente diplomatico tra la Francia e il Principato. Boicottato dai Grimaldi con tanto di dure note ufficiali, confermato con fermezza dal direttore del festival Thierry Fremaux, Grace di Monaco dà all’inaugurazione uno spessore artistico che va oltre il glamour che, sulla carta, una scelta come quel titolo sembrava esaltare. Curiosamente questa sembra essere un’edizione che, tra i tanti spunti, propone biopic non edulcorati: oltre a questo su Grace Kelly c’è attesa infatti anche per il Saint-Laurent di Bertrand Bonello, ‘l’altro’ YSL dopo la versione ‘approvata’ della cinebiografia dello stilista presentata al festival di Berlino. Ad alimentare le polemiche su ‘Grace di Monaco’ (in sala in Italia dal 15 maggio) anche l’intervista di Olivier Dahan al Journal du Dimanche: ha detto di sentirsi ‘insultato’ per i commenti della famiglia Grimaldi che ha accusato il film di avere fini esclusivamente commerciali.