I boschi del Gargano, nonostante i numerosi studi floristici e vegetazionali, costituiscono un sistema ancora poco conosciuto, i cui aspetti tipologici e quantitativi sono stati per decenni oggetto solo di stime empiriche, mancando un vero e proprio inventario forestale. Su questi temi il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha tenuto un convegno tecnico-scientifico presso la Fiera di Foggia , dal titolo “I boschi del Gargano: biodiversità, tutela e caratterizzazione”.
Nell’aprile i lavori, il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Giancarlo Frattarolo, ha sottolineato come il Consorzio sia ormai l’unico ente che si interessa in maniera specifica di boschi dal punto di vista tecnico-scientifico; con riferimento, poi, all’attuale dibattito sui consorzi di bonifica, il Presidente Frattarolo ha ribadito che questi enti non pesano sulle tasche dei contribuenti e sono la più alta e riuscita espressione di autogoverno e sussidiarietà.
Ai lavori, coordinati da Giuseppe Silletti, Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato, sono intervenuti, tra gli altri, Fedele Cannerozzi, Presidente Fiera di Foggia e Luigi Miele, Presidente dell’Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Foggia. Si sono quindi susseguite tre interessanti relazioni a cura di Franco Pedrotti, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Camerino; Robert Philipp Wagensommer, Dipartimento Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Catania; Giovanni Russo, Capo Settore Forestale del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano.
Tutte le relazioni hanno avuto come elemento centrale i diversi aspetti del patrimonio boschivo del Gargano, rappresentato, si è detto, da complessi forestali di grande valore paesaggistico, naturalistico e scientifico, in grado altresì di generare reddito ed occupazione nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Per colmare le lacune conoscitive su questa inestimabile risorsa, il Consorzio sta realizzando un vero proprio censimento finalizzato alla redazione di una circostanziata Carta dei Boschi del Gargano, utilizzando strumenti di mappatura tecnologicamente avanzati – foto aeree, Gis, Gps – e successivi approfondimenti a terra, per giungere anche alla loro caratterizzazione tipologica e strutturale.
Il lavoro, in fase di completamento, sta avvicinando sempre più i boschi del Gargano al loro dato reale. I primi risultati ottenuti dall’indagine del Consorzio, ancorché provvisori, consentono di poter affermare che la superficie forestale del Gargano è superiore a 63.000 ettari, tra proprietà privata (61%) e pubblica (39%) quest’ultima suddivisa tra Stato-ex Asfd (2,2%), Demanio Regionale (12,3%) e Comuni (24,5%). Si tratta di faggete (di una tipologia unica in Europa), pinete, cerrete, leccete, roverelleti, orno-ostreti, ecc. ma anche, meno conosciuti, acereti, tiglieti e formazioni arbustive di macchia mediterranea. Il bosco come risorsa, dunque, che bisogna conoscere nel dettaglio per un’adeguata pianificazione forestale, strumento indispensabile per valorizzarne ulteriormente la biodiversità e le diverse funzioni ecosistemiche che già svolgono, non ultimo quello identitario di un territorio dotato di innumerevoli caratteri di unicità.
L’importanza del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano nella tutela e nella valorizzazione dell’ecosistema, dell’ambiente e della biodiversità, e più in generale il ruolo insostituibile dei consorzi di bonifica, sono stati sottolineati dagli interventi di Onofrio Giuliano, Presidente provinciale Confagricoltura; Luigi Inneo Presidente provinciale Copagri, Giuseppe De Filippo, Presidente provinciale Coldiretti.