Nell’ultimo incontro con i media, il pontefice ha offerto una visione rinnovata e comprensiva della fede cattolica, toccando uno dei temi più delicati: la Comunione ai divorziati.
Rispondendo all’arcivescovo emerito di Praga, cardinale Dominik Duka, il Papa ha affermato che i divorziati possono accedere alla Comunione, anche senza l’obbligo di astenersi dal sesso. “E’ magistero autentico“, ha dichiarato.
Il Papa ha sempre mostrato una visione inclusiva e misericordiosa della Chiesa, cercando di costruire ponti piuttosto che muri. Questa recente dichiarazione si inserisce in un contesto di progressiva apertura verso situazioni familiari complesse, riconoscendo le sfide e le realtà dei fedeli moderni.
Per anni, la questione della Comunione ai divorziati risposati è stata fonte di dibattito e divisione tra i leader cattolici.
Tradizionalmente, a questi fedeli è stata negata la Comunione a meno che non si impegnassero a vivere come “fratello e sorella”, astenendosi quindi dal sesso.
La nuova prospettiva del Papa mira a riconoscere la dignità e la complessità della vita dei credenti, offrendo loro un percorso di riconciliazione e accoglienza.
Il cardinale Duka aveva espresso preoccupazione per questa apertura, temendo che potesse diluire la sacralità del sacramento.
Ma la risposta del Papa è chiara: la misericordia e la comprensione sono al centro del messaggio evangelico. In questo, vede un magistero autentico, radicato nell’amore e nella comprensione, che guida la Chiesa nel XXI secolo.