Ogni Capodanno porta con sé la stessa scena: il cielo si illumina, le strade esplodono di rumori e per qualcuno è festa. Ma per migliaia di animali, domestici e selvatici, è l’inizio di ore di terrore e spesso di morte. Proprio per denunciare questa realtà nasce un video-manifesto che sta facendo discutere: un’opera collettiva firmata da artisti e autori noti che chiede un cambiamento netto, puntando a un Capodanno senza botti.
Il progetto, intitolato “Li botti der cenone”, unisce linguaggio poetico e denuncia sociale. Tra i promotori figurano Bruno Bozzetto, volto storico dell’animazione italiana, lo street artist Moby Dick, la scrittrice e attrice Rosalba Panzieri e il compositore Enrico Orlandi. L’obiettivo è trasformare l’arte in uno strumento di responsabilità civile: ricordare che dietro ogni esplosione non c’è solo un divertimento momentaneo, ma conseguenze gravi per chi non può difendersi.
Secondo i dati riportati dalle associazioni animaliste, tra cui la LEAL, in Italia muoiono ogni anno almeno 5.000 animali a causa dei botti di fine anno. La maggior parte sono selvatici, soprattutto uccelli e rapaci, che spaventati perdono l’orientamento e finiscono per schiantarsi contro ostacoli invisibili nel buio. Altri, fuggendo in preda al panico, consumano energie fondamentali per sopravvivere all’inverno e spesso non riescono più a trovare riparo o cibo.
Anche gli animali domestici pagano un prezzo altissimo: casi di infarti, fughe, traumi da stress, aborti e incidenti sono frequenti proprio nelle ore in cui si dovrebbe celebrare l’inizio di un nuovo anno. Il manifesto, dedicato simbolicamente a due animali uccisi dal panico e dalle esplosioni, rilancia una richiesta diretta ai cittadini e alle istituzioni: abolire i botti significa scegliere una festa più sicura, più rispettosa e davvero condivisa.
Il messaggio è semplice e netto: un Capodanno senza botti non è una rinuncia, ma un gesto di civiltà.

