Un pomeriggio agitato in Irpinia, dove una scossa di terremoto ad Avellino ha fatto tremare la provincia poco dopo le 14:40. Il sisma, di magnitudo 3.6, è stato registrato a un chilometro da Grottolella, a una profondità di 16 chilometri. Breve ma decisa, la scossa è stata percepita in gran parte della Campania, fino a Napoli e Benevento, risvegliando in molti la memoria scomoda dei grandi terremoti del passato.
Nonostante l’intensità, non si segnalano feriti né danni strutturali. In via precauzionale, diverse scuole sono state evacuate e i vigili del fuoco hanno effettuato verifiche negli edifici pubblici e privati. Il comandante provinciale, Mario Bellizzi, ha confermato che non risultano criticità.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è rimasto in contatto costante con il prefetto di Avellino per seguire l’evolversi della situazione. “Nessun danno, nessun ferito”, ha dichiarato, invitando la popolazione a mantenere la calma.
La scossa di terremoto ad Avellino ha tuttavia riportato l’attenzione sulla fragilità sismica del territorio irpino, una delle aree più monitorate d’Italia. L’INGV continua a seguire l’andamento tellurico, pronto a fornire aggiornamenti in caso di ulteriori movimenti.
Un episodio che, pur senza conseguenze, ricorda quanto la terra dell’Irpinia resti viva e imprevedibile: bastano pochi secondi per far tornare il silenzio carico di tensione che solo chi vive in zone sismiche conosce davvero.

