Il 2024 ha segnato un triste record come l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media globale di 15,10 gradi Celsius, superando il precedente picco del 2023. Questo aumento, confermato dal servizio meteorologico Copernicus, ha portato con sé una serie di eventi climatici estremi, come inondazioni, siccità e incendi, dimostrando l’urgenza di affrontare la crisi climatica.
Per undici mesi consecutivi, le temperature hanno superato la soglia di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, stabilendo nuovi record preoccupanti. In particolare, il 22 luglio 2024 è stato il giorno più caldo di sempre, con una temperatura media globale di 17,16 gradi Celsius.
L’impatto si è fatto sentire non solo sull’ambiente, con fenomeni meteo estremi e incendi devastanti in molte regioni, ma anche sulla salute umana. L’aumento dei giorni di “stress da caldo estremo” ha amplificato i rischi per la popolazione, mentre le temperature più elevate e l’umidità hanno favorito la diffusione di malattie come Dengue e malaria.
Gli esperti di Copernicus sottolineano che è ancora possibile intervenire per invertire la tendenza, ma occorrono azioni rapide e decisive. La domanda rimane: saremo in grado di rispondere al grido d’aiuto del pianeta prima che sia troppo tardi?