Il 2024 si conferma l’anno più caldo mai registrato. I dati del servizio Copernicus, che monitora il cambiamento climatico, mostrano che le temperature globali supereranno di 1,5°C i livelli preindustriali, una soglia critica stabilita dall’Accordo di Parigi.
Con novembre che si è attestato come il secondo più caldo di sempre, e un’anomalia termica da gennaio a novembre pari a +0,72°C rispetto al periodo 1991-2020, non ci sono dubbi: il 2024 ha già scritto la storia del clima. A livello globale, molte regioni, tra cui Canada orientale, Stati Uniti centrali e Cina, hanno registrato temperature sopra la media. Tuttavia, alcune aree come l’Europa sudorientale e l’Antartide hanno mostrato lievi anomalie negative.
Questo superamento della soglia critica mette in luce quanto il riscaldamento globale stia accelerando, richiedendo azioni immediate per contrastarne gli effetti. Gli esperti sottolineano che superare i 1,5°C non è solo un simbolo, ma un avvertimento delle conseguenze irreversibili per il nostro pianeta.