La COP29 apre a Baku tra aspettative e timori. La recente rielezione di Donald Trump getta ombre sui colloqui climatici, poiché il presidente USA ha già promesso di rivedere gli impegni presi dagli Stati Uniti sul fronte delle emissioni. Con un 2024 in rotta per essere l’anno più caldo di sempre, cresce la necessità di un’azione coordinata. Eppure, l’eventualità che uno dei maggiori inquinatori mondiali possa tirarsi indietro rende difficile trovare un accordo sui nuovi finanziamenti per sostenere i Paesi più vulnerabili. Diplomatici e partecipanti restano fiduciosi, ma le incognite non mancano in questo momento cruciale per il clima.