Specie a rischio estinzione: è questo il grido d’allarme lanciato dal recente rapporto della International Union for Conservation of Nature (IUCN). Nel 2023, ci troviamo di fronte a una situazione critica: oltre 44.000 specie animali sono considerate a rischio di estinzione, quasi 2.000 in più rispetto all’anno precedente.
Il rapporto IUCN sottolinea come il cambiamento climatico sia un fattore chiave nell’aumento delle specie a rischio estinzione. Dal salmone atlantico alle tartarughe verdi, la biodiversità del pianeta è sotto attacco. Grethel Aguilar, direttrice generale dell’IUCN, evidenzia l’urgente necessità di azioni per mantenere il surriscaldamento globale entro 1,5 gradi.
Il WWF segnala che oggi le specie si estinguono a una velocità circa 100 volte superiore al passato. La tartaruga verde, ad esempio, è maggiormente minacciata a causa dell’innalzamento del livello dei mari. Anfibi come rane e salamandre sono tra le specie più vulnerabili, con circa il 41% a rischio di estinzione.
Anche i pesci d’acqua dolce sono gravemente colpiti. Secondo la IUCN, un quarto delle specie valutate è a rischio di estinzione. Cambiamenti climatici, inquinamento, eccessiva pesca e specie invasive rappresentano minacce significative per questi ecosistemi.
La lotta contro il rischio di estinzione delle specie richiede un’azione globale e coordinata. È essenziale riconoscere l’importanza della biodiversità per il nostro pianeta e per il futuro dell’umanità.