In vista della conferenza COP28, un tema cruciale emerge con forza: l’integrazione dei diritti dei bambini nelle politiche climatiche globali. “COP28 e bambini” non è solo una frase chiave, ma un principio fondamentale per salvaguardare il futuro del nostro pianeta.
Il rapporto tra “COP28 e bambini” diventa essenziale nell’ottica di una sostenibilità a lungo termine. Mentre gli adulti si occupano delle decisioni odierne, sono i bambini che erediteranno le conseguenze di queste azioni. Pertanto, il loro benessere e i loro diritti devono essere al centro delle decisioni prese alla COP28.
Recenti studi mostrano che le politiche climatiche attuali non tengono sufficientemente conto delle esigenze specifiche dei bambini. Meno della metà dei Contributi Determinati a Livello Nazionale (NDC) considera i giovani, una lacuna che necessita di essere colmata. I bambini sono i più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, eppure la loro voce è spesso assente nelle arene decisionali.
La “COP28 e bambini” rappresenta quindi un’opportunità unica per cambiare rotta. Integrare i diritti dei bambini nelle decisioni sul clima significa proteggere il loro futuro e garantire un pianeta più giusto e sostenibile per tutti.
Per realizzare questo obiettivo, è necessario che la COP28 preveda azioni concrete. Queste includono l’inserimento dei diritti dei bambini nella Cover Decision, un maggior coinvolgimento dei giovani nel processo decisionale e l’attenzione specifica alle loro esigenze nei finanziamenti per il clima.
La COP28 rappresenta un momento cruciale per l’umanità e per il futuro dei nostri bambini. È tempo di agire con decisione, mettendo al centro delle nostre politiche climatiche il benessere delle generazioni future. “COP28 e bambini” non è solo un tema, ma un imperativo per garantire un domani migliore e più sostenibile.