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lunedì, 10 Novembre 2025

Allarme Aifa: in dieci anni raddoppia l’uso di psicofarmaci tra bambini e adolescenti

L’Agenzia Italiana del Farmaco lancia un segnale chiaro: l’uso di psicofarmaci tra bambini e adolescenti in Italia è più che raddoppiato nell’ultimo decennio. Il Rapporto OsMed 2024 evidenzia un incremento delle prescrizioni per disturbi legati alla salute mentale in età pediatrica, in particolare tra i 12 e i 17 anni, dove la prevalenza d’uso supera l’1%.

Nel 2024, circa 4,6 milioni di minori hanno ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica. Gli antinfettivi restano i più diffusi, ma cresce sensibilmente il ricorso a farmaci del sistema nervoso centrale come antidepressivi, antipsicotici e psicostimolanti. L’aumento, spiega l’Aifa, è legato anche agli effetti a lungo termine della pandemia, che ha inciso profondamente sul benessere psicologico dei più giovani.

Nonostante il raddoppio, l’Italia resta tra i Paesi europei con i livelli più bassi di consumo: lo 0,57% dei minori assume psicofarmaci, contro l’1,6% della Francia e oltre il 24% degli Stati Uniti. Un dato che solleva interrogativi sulla crescente medicalizzazione dei disagi giovanili, ma che al tempo stesso mostra una certa cautela del sistema sanitario italiano.

L’Aifa invita a non abbassare la guardia, sottolineando l’importanza di un monitoraggio costante e di un corretto equilibrio tra terapia farmacologica e supporto psicologico. Dietro ogni ricetta, ricorda il Rapporto, c’è una storia individuale che merita ascolto, non solo una cura chimica.

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