In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, un dato allarmante scuote l’Italia: il nostro Paese è scivolato al 49° posto nella classifica globale di Reporter Senza Frontiere. Si tratta della peggior posizione in Europa occidentale. Le cause? Una miscela tossica di minacce mafiose, pressioni politiche e ostacoli economici.
Le leggi bavaglio e le querele temerarie impediscono ai giornalisti di lavorare liberamente, mentre la precarietà economica dell’editoria mina l’indipendenza delle notizie. Il risultato è un’informazione sempre più fragile, costretta a scegliere tra sopravvivenza e qualità. In cima alla classifica brillano Norvegia, Estonia e Paesi Bassi, mentre l’Italia sprofonda, insieme a paesi in cui la stampa libera è un miraggio. Un campanello d’allarme per la democrazia, spesso dato per scontato.