Ieri pomeriggio l’Eni, ha dichiarato di aver avviato le procedure, per aprire un conto corrente in doppia valuta, (euro/rublo) con Gazprombank.
Il gruppo dichiara, che è stata una misura necessaria, in previsione delle future scadenze: “Eni in vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni, ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro e uno in rubli”.
Eni tuttavia, sottolinea che rigetta la modifica unilaterale del contratto, rifiutando il pagamento del gas in rubli. L’apertura dei conti avviene su base temporanea, e senza alcuna intenzione per il futuro di pagare il gas in rubli.
Nella nota viene anche indicato, il coinvolgimento dello Stato italiano, che garantisce il rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio nei confronti della Russia.
Le attività di conversione da euro in rubli, verranno svolte successivamente ai pagamenti, attività che non coinvolgerà Eni, e verrà gestita sulla Borsa di Mosca. Nessun ritardo per la conversione, potrà essere motivo valido per l’interruzione delle forniture.
Di parere differente Bruxelles che ritiene violato l’embargo, nello stesso momento in cui si apre un conto corrente in rubli.
“Ciò che non è nelle linee guida per il pagamento del gas russo non è autorizzato” questo l’opinione della Commissione Europea.
Carlo sindaco
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