In occasione dell’incontro con le associazioni combattentistiche d’arma, svoltosi al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, traccia un parallelo tra la storia dell’antifascismo italiana e la Guerra in Ucraina.
“C’è chi manifesta disinteresse per sorti Ucraina. Ci si dimentica dei valori del 25 aprile e della Resistenza”.
“Il 25 aprile ci ricorda un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista”.
Poi ancora, affermando una presa di posizione che appare più che mai netta:
“L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha giustificazione alcuna. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo”
“L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale è devastante; e destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. La solidarietà, che va praticata nei confronti dell’Ucraina, deve essere ferma e coesa”.
Ha poi incoraggiato:
“A praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità e di ritirare le forze di invasione”.