Dopo sette mesi di luce prolungata, è tempo di salutare l’ora legale: il ritorno dell’ora solare è previsto per la notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, quando alle 3 le lancette andranno spostate indietro di un’ora. Un gesto semplice che segna però un passaggio simbolico: l’arrivo dell’autunno pieno, con i pomeriggi che si accorciano e il desiderio di rifugiarsi al caldo.
L’origine di questa consuetudine risale a Benjamin Franklin, che nel Settecento immaginò un sistema per risparmiare energia sfruttando al meglio la luce naturale. In Italia, la pratica si è consolidata negli anni Sessanta e oggi continua a garantire benefici energetici notevoli: secondo Terna, durante i mesi di ora legale si risparmiano centinaia di milioni di kilowattora, con effetti positivi anche sull’ambiente.
Certo, non tutti vivono con entusiasmo il ritorno dell’ora solare. Per molti, l’arrivo anticipato del buio porta con sé una lieve malinconia, dovuta all’alterazione del ritmo circadiano. Stanchezza, sonnolenza e cali di umore sono i sintomi più comuni, ma si tratta di disturbi passeggeri che l’organismo supera in pochi giorni. Uscire alla luce del giorno, mantenere orari regolari e concedersi qualche attività piacevole aiutano a ritrovare rapidamente l’equilibrio.
In fondo, il ritorno dell’ora solare non è solo una questione di orologi: è un invito a rallentare, a concedersi il tempo che durante l’estate sembrava sempre mancare. Un’ora in più per dormire, leggere, o semplicemente osservare la pioggia che batte sui vetri. L’autunno ci chiede solo questo: imparare a godere del tempo che passa più piano.