Le microplastiche nelle gomme da masticare sono emerse come una minaccia insidiosa alla nostra salute, secondo gli ultimi studi. Un’indagine svolta dalla rivista “Saldo” rivela che la maggior parte delle gomme da masticare senza zucchero analizzate contengono microplastiche, sostanze che, ingerite, possono avere effetti nocivi sul nostro organismo.
Queste particelle, infatti, non si limitano a rimanere confinate nel prodotto masticato ma si mescolano alla saliva e vengono ingoiate, entrando così nel nostro sistema. Le microplastiche non sono presenti solo nelle gomme da masticare; si trovano anche in numerosi altri prodotti di consumo quotidiano come dentifrici, cosmetici, e addirittura in alcuni alimenti, come le patatine.
La problematica delle microplastiche si estende oltre il singolo consumo, influenzando l’ambiente circostante e, di conseguenza, la catena alimentare. L’abrasione dei pneumatici, ad esempio, è una fonte significativa di microplastiche che, attraverso le acque piovane, finisce nelle falde acquifere e, infine, nei nostri alimenti.
L’impatto sulla salute è preoccupante: le ricerche indicano che ogni persona consuma in media cinque grammi di microplastiche a settimana, il peso di una carta di credito. Queste particelle possono danneggiare la mucosa intestinale, portando a condizioni come il “leaky gut” o intestino permeabile, che a sua volta può causare una serie di problemi di salute, dalla diarrea alla stanchezza, fino a favorire l’insorgenza di malattie autoimmuni.
Nonostante le evidenze, la correlazione diretta tra specifiche malattie e microplastiche rimane complessa da dimostrare, dato che gli effetti possono variare significativamente tra gli individui. Tuttavia, è chiaro che il fenomeno merita un’attenzione crescente e ulteriori studi, come sottolineato da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che evidenzia la necessità di approfondire la conoscenza sugli effetti delle microplastiche sulla salute umana.
Le microplastiche nelle gomme da masticare rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema molto più ampio, che coinvolge diversi aspetti della nostra vita quotidiana e dell’ambiente. È fondamentale aumentare la consapevolezza su questa tematica e incentivare pratiche di consumo e produzione più sostenibili per tutelare la nostra salute e quella del pianeta.