Il termine massimo era stabilito per il 12 luglio, ma ad oggi ancora niente. Dal Veneto giunge una richiesta di morte assistita, arriva da una paziente oncologica che si è rivolta alla propria Asl.
La chiamano Gloria, ma è un nome di fantasia, ha 78 anni, ed è la seconda paziente veneta ad aver ottenuto un primo via libera, dopo Stefano Gheller.
Scrive una lettera a Luca Zaia, presidente della regione Veneto: “La mia azienda sanitaria ha accertato che possiedo i requisiti per accedere all’aiuto alla morte assistita”. La donna chiede al governatore che il processo venga accelerato.
Alla fine di marzo di quest’anno aveva ottenuto il via libera. “Ho vissuto periodi pesanti […] ero informata che si prospettava un periodo difficile” scrive. Ad oggi Gloria sa che potrà procedere anche a casa, e che l’azienda fornirà il farmaco e tutto quanto necessario.