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martedì, 14 Ottobre 2025

Il Tar conferma l’elezione di Mantovan: validi i voti “a nome del cane”

A Porto Viro, nel cuore del Polesine, la politica ha avuto un inatteso protagonista: un cane. Il Tar del Veneto ha infatti confermato l’elezione di Mantovan, giudicando valide tre schede in cui gli elettori avevano scritto “Thor”, il nome del suo fedele compagno a quattro zampe.

L’opposizione aveva chiesto l’annullamento del voto, sostenendo che quelle schede non potessero essere considerate valide. Tuttavia, per i giudici, l’indicazione “Thor” non rappresentava un segno di riconoscimento, ma un modo inequivocabile di indicare il candidato, dato che l’animale era diventato parte integrante della sua immagine pubblica durante la campagna elettorale.

La sentenza ha quindi messo fine alle polemiche, confermando il successo di Mantovan, eletto con appena sette voti di vantaggio. Nessuna irregolarità è stata riscontrata, neppure riguardo alle altre contestazioni mosse dallo sfidante.

Il caso ha attirato curiosità in tutto il Paese, diventando simbolo di quanto la comunicazione politica moderna possa intrecciarsi con la vita quotidiana — e, in questo caso, anche con il mondo animale. L’elezione di Mantovan resterà nella memoria non solo per lo scarto minimo, ma per aver dimostrato che, talvolta, anche un cane può fare la differenza in democrazia.

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