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venerdì, 11 Luglio 2025

Allarme climatico: in Sardegna il mare più caldo del Mediterraneo

Il Mar Mediterraneo sta affrontando un progressivo e preoccupante surriscaldamento, con la Sardegna che emerge come l’area più colpita. Secondo i dati del report “Mare Caldo 2024” di Greenpeace, le acque intorno all’isola registrano anomalie termiche significative, con Capo Carbonara che tocca punte di +1,49°C e l’Asinara che segna un record di 14 ondate di calore in un anno.

Il fenomeno, causato dal cambiamento climatico, mette a rischio l’equilibrio dell’intero ecosistema marino. Anche le aree protette – come Capo Carbonara, Tavolara e l’Asinara – non sono più bastioni inviolabili: specie sensibili come il corallo Cladocora caespitosa stanno già mostrando segni di sofferenza.

Parallelamente, i dati della NASA confermano che il livello del mare globale nel 2024 è aumentato oltre le previsioni, con un ruolo sempre maggiore giocato dall’espansione termica dell’acqua, segno tangibile del riscaldamento in atto.

L’Italia, e in particolare il bacino sardo, rappresentano oggi una sentinella del Mediterraneo: la crisi climatica non è più una minaccia futura, ma una realtà in rapido divenire. Organizzazioni come Greenpeace e Marevivo sollecitano interventi urgenti e concreti per tutelare uno dei mari con la più alta biodiversità al mondo.

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